Le lenti a contatto corneali sono una vera e propria protesi,
nate con lo scopo di migliorare l'acutezza visiva di chi le indossa ed
a volte sono la sola correzione possibile al contrario degli occhiali
che non sempre riescono a dare una visione binoculare totale o
parziale. Come si puo' vedere dalla grafica sotto, la complessita' di
costruzione e' davvero notevole e la semplicita' con cui troppo spesso
vengono applicate vanifica gli sforzi fatti per produrle. Infatti la
geometria di costruzione, di cui la figura e' solo uno dei molteplici
esempi che esistono oggi in produzione, varia da lente a lente ed in molti casi l'occhio destro ha bisogno di una
geometria differente dal sinistro (senza parlare della gradazione
diottrica). Il potere della lente a contatto e' realizzato nella parte
centrale detta anche Zona Ottica che rappresenta la porzione piu' grande
della lente stessa (DOF-DOP). Al margine di questa zona solitamente ne
parte una intermedia (R2) ed alla fine di questa ne parte una terza
(R3) che finisce con il bordo della lente raccordandosi con la
curvatura anteriore. La differenza di curvature tra la superficie
anteriore e quella posteriore determina il potere in aria della lente. Le curvature periferiche (R2 ed R3) servono ad
appoggiare in modo appropriato sulla periferia della cornea ed a creare
un adeguato scorrimento della lente sulla stessa, cosa che crea un
ricambio di lacrimazione sotto la lente durante tutto il tempo di
utilizzo della lente corneale. Importanteissimo e' anche lo spessore
della lente (SC) e quello della periferia (SB) oltre che la larghezza
delle due curve periferiche (LR2 e LR3). Tutti questi parametri DEVONO
essere considerati dall'Optometrista applicatore che deve far
realizzare la lente ideale per ogni occhio che viene sottoposto ad
applicazione di lenti a contatto. La geometria di
costruzione puo' variare, come dicevamo, e si va da lenti a due curve
(centrale piu' una periferica) a lenti penta-curve (centrale piu' 4
periferiche) a lenti ellittiche a lenti asferiche (senza curve
periferiche (ad apertura progressiva della curvatura centrale) a lenti
coniche. I materiali sono molteplici sia per quanto riguarda le lenti
Idrofile (chiamate anche morbide) sia per le lenti Gas-Permeabili
(chiamate erroneamente semi-rigide). Le lenti idrofile, quasi tutte
bi-curve, hanno la caratteristica di contenere acqua e la scelta della
lente appropriata va fatta non solo sulla geometria, ma anche sul
contenuto idrofilo che puo' variare dal 36% fino
al 75%. Maggiore e' il contenuto acquoso della lente, maggiore sara' il
passaggio di ossigeno attraverso la lente e quindi il rifornimento di
ossigeno alla cornea; ma sara' così solo se la lacrimazione presente
sara' sufficiente a mantenere sempre idratata la lente alla stessa
percentuale. Questa e' un'altra cosa importantissima da considerare al
momento dell'applicazione. Le lenti Gas-Permeabili assicurano l'apporto
di ossigeno alla cornea attraverso la loro porosita'. Piu' il materiale e'
poroso (con l'aggiunta di fluoro e silicone) e maggiore sara' l'apporto
di ossigeno alla cornea; ma così sara' molto piu' delicata la lente stessa, piu' facile da graffiare e da spezzare. Inoltre
si sporchera' di piu', costringendo ad una manutenzione piu' accurata. Le tecniche di produzione
sono anch'esse molte. Per quanto riguarda le lenti Gas-Permeabili esse
vengono costruite tutte per tornitura, con torni computerizzati o
manuali semi-automatici con notevole impegno di personale specializzato
e con notevole spreco di materiale. Le lenti idrofile vengono costruite
per tornitura (come le gas permeabili) e poi idratate, oppure per stampaggio e/o
per cast-moulding (facendo cadere una goccia di materiale su un conio
rotante: la velocita' del conio determina la disposizione del materiale
e le caratteristiche finali della lente). Questi ultimi due tipi non
sprecano materiale e possono essere eseguiti su catena di montaggio, ma
la qualita' finale e' inferiore, mentre la riproducibilita' e' superiore alla tornitura.
Le lenti usa e getta sono realizzate con ques'ultima procedura. Inoltre
sono standardizzate come parametri (notare quanti sono ed a cosa puo'
portare la standardizzazione senza considerare le caratteristiche di
ogni singolo occhio). Per terminare, la scelta della lente a contatto
va fatta essenzialmente dall'Optometrista
contattologo specializzato che puo' valutare se e'
veramente il caso di applicare delle lenti a contatto corneali e che
tipo impiegare per soddisfare al massimo il futuro portatore. Dopo la
prova di applicazione vanno eseguiti almeno altri due controlli per
assicurarsi che nel tempo l'applicazione conservi le risposte date in
prima prova. I controlli successivi vengono stabiliti da caso a caso.
Il potere di una lente a contatto immersa in un liquido, come, ad esempio, quello lacrimale, e' diverso da quello riscontrabile in aria a causa del diverso indice di refrazione dei mezzi considerati. L’aria ha n=1.00, le lacrime hanno n=1.3375.
DT=Diametro Totale; DOF= Diametro zonaOttica FRontale; DOP= Diametro zona Ottica Posteriore; SC= Spessore al Centro; SB= Spessore al Bordo; LR2= Larghezza raggio 2; LR3= Larghezza raggio 3; Rb= Raggio Base; R2= Raggio 2; R3= Raggio 3.
Esistono moltissimi materiali diversi con diverse caratteristiche di passaggio di ossigeno in relazione al diverso spessore (lo stesso materiale fa passare meno ossigeno attraverso una lente di spessore maggiore rispetto ad un'altra di spessone inferiore. In questo gioca un ruolo importante anche la gradazione diottrica.). Quindi, scegliere una lente solo perche' pubblicizzata non ha senso. Solo il contattologo puo' scegliere la miglior lente per un determinato portatore in funzione anche delle necessita' di porto. Infatti non e' la stessa cosa usare la lente 7-8 ore una o due volte a settimana (solo nel week-end) oppure 15 ore ogni giorno. Sono due casi estremi, ma l'esempio fa capire che ognuno ha necessita' diverse ed e' la lente che va scelta in funzione di queste necessita' e non viceversa...non e' il portatore che si deve adattare alla lente. Le caratteristiche da considerare sono almeno le seguenti: Uso che si fara' delle lenti, ambiente in cui verranno usate la maggior parte del tempo, lacrimazione degli occhi considerati, curvature corneali, apertura palpebrale, forza delle palpebre, diametro corneale, sensibilita' oculare, difetto visivo (ametropia) da dover compensare (che come vedete e' l'ultima cosa da considerare e non la prima). La lente dunque andra' scelta in base alla tipologia da preferire (HGP o idrofila), in base alla sua geometria, al suo materiale, alla tempistica di sostituzione necessaria e andra' provata fisicamente sull'occhio prima di fornirla al portatore.
La manutenzione di sterilizzazione delle lenti corneali andra' ben spiegata e dovra' garantire una conservazione nel tempo delle lenti scelte sia per quanto riguarda il mantenimento delle caratteristiche fisiche e geometriche che per quanto riguarda la sterilita' delle stesse. Anche in questo caso possiamo dire che esistono vari prodotti piu' o meno efficaci, anche se tutti facili da usare. E' importante non tralasciare alcuni passaggi (spesso, ad es., viene trascurato l'uso delle pastiglie proteolitiche enzimatiche) della manutenzione ed eseguirla correttamente ogni giorno. L'optometrista contattologo vi consigliera' il miglior prodotto per la manutenzione delle lenti scelte.
Sotto riportiamo una tabella esemplificativa con solo alcuni tipi di lenti corneali, alcune High Gas Permeable (semirigide) ed alcune Idrofile (morbide) solo per far vedere quanti sono i parametri da considerare (solo i piu' importanti) e le differenze tra i vari tipi di lenti presenti oggi sul mercato. Se le riportassimo tutte ci vorrebbe una tabella lunghissima. Ogni contattologo applicatore conosce quasi tutti i tipi di lenti, specie quelli piu' recenti e puo' scegliere in funzione del problema da risolvere e dello stile di vita del futuro portatore.
Type |
Trade Name |
DK/T |
Opt.Zone |
Curves |
BC |
Tot.Diam. |
H2O |
Material |
Life |
HGP |
Sab HD30 |
30 |
Any |
3 |
Any |
Any |
0% |
Fluoropolimer |
3-5 year |
HGP |
Sab HD60 |
60 |
Any |
3 |
Any |
Any |
0% |
Fluoropolimer |
3-5-year |
HGP |
Sab HD92 |
92 |
Any |
3 |
Any |
Any |
0% |
Fluoropolimer |
3-5 years |
HGP |
Tetra HD92 |
92 |
Any |
5 |
Any |
Any |
0% |
Fluoropolimer |
3-4 years |
Soft |
Xcel Toric |
18 |
9.60 |
2 |
8.70 |
14.40 |
55% |
Methafilcon A |
30 days |
Soft |
Pro-Clear |
52 |
8.00 |
2 |
8.60 |
14.20 |
62% |
Omafilcon A |
30 days |
Soft |
Pro-Clear Toric |
27 |
8.60 |
2 |
8.40-8.80 |
14.40 |
62% |
Omafilcon A |
30 days |
Soft |
Pro-Clear Multifocal |
27 |
8.50 |
2 |
8.70 |
14.40 |
62% |
Omafilcon A |
30 days |
Soft |
Pure Vision 2HD |
130 |
N/A |
2 |
8.60 |
14.00 |
36% |
Balafilcon A |
30 days |
Soft |
Biofinity |
160 |
8.00 |
2 |
8.60 |
14.00 |
48% |
Comfilcon A |
30 days |
Soft |
Biofinity Toric |
116 |
9.60 |
2 |
8.70 |
14.50 |
48% |
Comfilcon A |
30 days |
Soft |
Acuvue Oasys |
103 |
N/A |
2 |
8.40 & 8.80 |
14.00 |
38% |
Senofilcon A |
15 days |
Soft |
Avaira Asferic |
125 |
8.00 |
2 |
8.60 |
14.20 |
49% |
Enfilcon A UV |
15 days |
Soft |
Avaira Toric |
91 |
9.60 |
2 |
8.50 |
14.50 |
46% |
Enfilcon A UV |
15 days |
Soft |
Acuvue True Eye |
100 |
8.00 |
2 |
8.50 - 9.00 |
14.20 |
46% |
Narafilcon A |
1 day |
Soft |
Total One |
156 |
N/A |
2 |
8.50 |
14.10 |
33% |
Delefilcon A |
1 day |
Soft |
Focus Dailies All Comfort |
26 |
N/A |
2 |
8.60 |
13.80 |
69% |
Nelfilcon A |
1 day |
Soft |
Acuvue Moist |
28 |
N/A |
2 |
8.50 & 9.00 |
14.20 |
58% |
Etafilcon A |
1 day |